Lavorare insieme per crescere insieme
Voglio oppormi al senso di impotenza e incapacità che molti giovani provano di fronte ai sistemi che sembrano controllare le cose, economia, gerarchia, competitività e dare voce alla grazia, alla bellezza, voglio essere come l’acqua che plasma le rocce lungo il corso del suo pellegrinaggio nel ruscello, che cade come un vortice negli abissi del mare senza averne paura. Voglio essere capace di sentire freddo e caldo senza mutare il suo andamento morbido e rigenerativo. So di avere bisogno anche del tuo desiderio per dare credibilità e voce al manifesto e alle azioni che già stanno avvenendo. Voglio offrire tutela a chi si sta organizzando per essere insieme in un modo nuovo.
Insieme per l’educazione e contro la povertà dell’educazione. Voglio essere con chi crede che non si possano educare i bambini alla vita ma sono gli occhi di un bambino che sanno rieducare alla vita,
Insieme a chi vuole il respiro della terra e il suo espandersi completo, a chi pensa come individuo ma ad una pluralità,
Insieme a chi vede nell’impresa che ha come vocazione etica e sostenibilità, l’unico futuro possibile ed immagina i paesaggi del domani come tracciati dalle linee della propria mano. Una mano rispettosa della bellezza, che già era prima di noi, pronta a valorizzarla. Nell’arte un lavoro possibile perché il lavoro sia momento di felicità e bellezza e non dovere e costrizione.
Insieme per far conoscere una vocazione individuale che diventa parola plurale. Per scegliersi in due. Perché se io ti sostengo, io credo in te e se tu mi sostieni, tu credi in me
Insieme per rieducarsi a stare insieme e a diventare da individuo comunità
Insieme perché l’aspetto esclusivamente economico è frutto di accanimento. Renderlo fluido sia per te che per me
Insieme per parlare della poesia dei luoghi, dell’importanza delle azioni. Per testimoniare la coerenza come essenziale nella nostra contemporaneità molto più che ieri.
Insieme per imparare a non accontentarsi di quello che si fa, ma per coltivare contemporaneamente quello che si è