Della mia creatività
Sono una creativa, propongo nuove idee attraverso il linguaggio, il pensiero ma soprattutto l’azione. Ho da sempre la vocazione del teatro, del sociale e la passione per l’antropologia; credo nell’importanza della memoria e della cura delle relazioni tra individui. Sono il risultato di un percorso tra gli archetipi dei personaggi che ho incontrato, sono un’immagine riflessa di mille specchi.
Amo pensare alla creazione come ad una maternità, pensiero rubato alle artigiane artiste conosciute nel mio cammino. Reputo efficace ripensare il concetto della produzione della merce ricollocando il lavoro e la persona al centro.
Credo nella relazione con la diversità e nell’incontro vedo la possibilità dell’innovazione.
Opero come consulente di associazioni ed aziende che scelgono la vocazione al proprio fare bene, che scelgono la creatività come abilità nel “fare” artigianato, teatro, formazione e di tutte quelle realtà ad alto movente vocazionale e creativo.
Dei miei desideri
De siderus – de sideris dalle stelle. L’ uomo proviene dalle stelle, da esse è stato generato. Occorre sognare alzando gli occhi al cielo per conoscere il vero potenziale dei propri obiettivi, non restare sempre e troppo legati alla terra, alla realtà. Per innovare occorre immaginare, per immaginare occorre desiderare, come i bambini nel loro giocare. Vivere e lavorare possono essere occasioni di gioco e di crescita.
Delle mie scelte
Scelgo non solo chi mi sceglie ma chi io scelgo, scelgo anche nel lavoro la coerenza autentica di chi può fare solo nella passione del fare.
Per imparare al meglio questo aspetto mi sono occupata di ARTIGIANATO aiutando la crescita dei “Semi del sapere” e la creazione delle loro manifestati.