ACCOMPAGNAMENTO AZIENDALE
Nell’ambito dell’accompagnamento alle aziende, come anche alle associazioni o piccole ditte individuali, mi occupo di indirizzare il loro marketing emozionale modernizzando un brand. Mi baso sul tema poetico della narrazione emozionale, che pone l’attenzione sulla vocazione aziendale, sull’analisi e trasparenza di una politica aziendale. Questo circuito si fonda sullo sviluppo di una specifica catena di valore fatta di persone, collaboratori e lavoratori, legati alla realtà imprenditoriale.
Il mio intervento di marketing si basa su concetti di etica, trasparenza e dialogo. Una grande attenzione viene rivolta ai consumatori, consapevoli del grande valore selettivo dello stesso e della sua esigenza di qualità.
Per quel che concerne invece formazioni offerte al personale interno, propongo tecniche aziendali per lo sviluppo delle relazioni. Strategie fondamentali per lavorare in sinergia e proporre azioni interdisciplinari. Il teambulding teatrale e il networking interdisciplinare infatti, risultano essere due tecniche essenzialmente costruite sul tema della relazione e cooperazione.
Io mi propongo come professionista di un vero e proprio servizio alla cultura. Una forma di accompagnamento dall’uomo, al prodotto, dall’equipe di lavoro alla modellizzazione di un modello fondato sul metodologia Indaca. Accoglienza del sapere implicito di ciascuno, sviluppo dei potenziali talenti espressivi, capacità di narrare poeticamente il proprio agire economico, sviluppare sé stessi in relazione allo sviluppo condiviso con altri soggetti, pensare una circolarità e sostenibilità di crescita umana ed economica.
Fuori dagli ambiti prettamente economici invece, offro una formazione ai singoli usando il teatro come forma di conoscenza del sé. In ambito pedagogico, quindi, sia operando programmi di insegnamento ai docenti di tecniche specifiche di insegnamento sperimentale, sia per il singolo individuo definendo percorsi di teatro archetipico volti allo sviluppo delle abilità individuali.
CONSULENZA DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Inserire nella didattica frontale specifici esercizi che intervengano in ottica inclusiva sulle attitudini e abilità che il gruppo classe possa sviluppare. E’ un corso in cui ogni insegnante può trovare aspetti suggestivi e giochi di didattica sperimentale.
Il progetto nasce per creare in classe un’esperienza che consenta ai bambini di accrescere la propria fiducia individuale, lavorare nel gruppo classe come grembo sociale che fa da eco e risponde in maniera propositiva ai comportamenti individuali. Si affronta il tema della relazione bambino-insegnante usando, da una parte il transfert di accessori ed oggetti specifici per indagare preferenze e memorie prenatali, dall’altra la narrazione e la teatralizzazione come occasioni per implementare abilità cognitive.
Usare il teatro e la narrazione per insegnare consente di proporre una esperienza capace di sorprendere il docente, in primis, perché impara a trasformare ogni parola in un’atmosfera, ogni momento di condivisione in una magia, accogliente, poetica, indimenticabile per i bambini.
Usare consapevolmente gli strumenti del teatro nell’insegnamento significa portare in una lezione la meraviglia, l’imprevedibilità, una occasione di simulazione che diviene reale, attraverso i gesti, gli sguardi, la bravura dell’insegnante. Significa imparare ad ascoltare il silenzio del corpo e il canto degli sguardi.
CONSULENZA DI DIDATTICA TEATRALE
Il teatro “addestra” alla creatività sia come azione intellettuale sia come occasione emotiva di educazione e rigenerazione. Tengo a citare Lanfranco Rosati, pedagogo, secondo cui è proprio compito dell’insegnamento coniugare “il sapere” con “il saper fare” ma per educare alla creatività, spiega lui, occorre incoraggiare a cambiare regole, a combattere il conformismo, a conferire più immaginazione, ad apprendere argomentando e trovando risonanze emotive, motivazioni profonde, suggestioni uniche perché, sia il bambino che il ragazzo, scelgano di imparare.
La scelta libera di apprendere delle nozioni è un sapere che è patrimonio culturale scoperto dall’individuo. Mentre l’imposizione crea una frattura, risultando un cumulo di semplici informazioni indistinte da molte altre, perché ad esse non si associa nessun engagement affettivo.
Narrare scenicamente, lavorare teatralmente è certamente produrre cultura, il singolo inserisce nella narrazione aneddoti, osservazioni che nella loro sperimentazione incrementano il pensiero di chi li propone sulla scena.
La didattica teatrale consente di sperimentare emotivamente sé stessi, la propria autostima, la propria capacità di autodeterminazione proponendo sempre possibili soluzioni differenziate in uno “spazio protetto” ( quello teatrale), in cui nessuno può perdere ma si può solo vincere insieme. Accompagnare al teatro attraverso consulenze specializzate, significa abilitare chi diviene “attore” sulla scena a raccontare in parte anche sé stesso e a definire la propria capacità di incidere sulla realtà, combattendo il proprio senso di impotenza, trasformandosi costantemente.
Accompagnare in progetti di didattica teatrale, tanto i bambini quanto gli adulti, significa sviluppare il benessere del corpo tanto quanto quello della mente. Vengono condivise strategie rigenerative e di collegialità, cercando sempre di proporre il teatro come strumento di una vera e propria occasione umana di educazione alla cura del sé e dell’altro, all’inclusione, allo sviluppo di un’empatia possibile, comprensione reciproca che si esercitata attraverso l’immedesimazione e l’ascolto.