Dal 2010 i miei progetti vedono un intervento di analisi di contesto e poi di stesura di contenuti diversi legati ad un territorio. Il teatro diviene il mio strumento di marketing territoriale e in parallelo permette di creare contenuti unici, legati alla tradizione storica di determinati luoghi.
Creo progetti condivisi, intersettoriali, volti al recupero di una idea di comunità. In tal senso i miei progetti hanno quasi sempre una doppia valenza. Valenza sociale da un lato, introducendo prospettive metodologiche sperimentali in un’ottica di formazione permanente, dall’altro di divulgazione culturale e marketing territoriale.
Dopo la laurea in antropologia, mi sono diplomata prima come agente di sviluppo locale e poi specializzata in marketing territoriale. Ho spesso abbinato progetti volti alla promozione di territori a specifiche azioni volte ad educare la comunità al cambiamento che un territorio in crescita necessita.
L’utilizzo del teatro è stato spesso strumentale a questo tipo di progetti. Vengo spesso chiamata ad intervenire non solo come regista e drammaturga in progetti legati allo sviluppo del territorio ma anche a scrivere i progetti stessi. Quindi il mio ruolo è divenuto duplice, da una parte ho “guarito ferite” locali attraverso il teatro, dall’altra ho promosso territori ripensando i loro contenuti storici e antropologici in un’ottica di marketing, trasformando quelle specificità territoriali in plus valore. Scrivo progetti individuando in primis i dettagli storici dei luoghi. Ricerco elementi fino a quel momento considerati non troppo rilevanti, trasformandoli nei veri e propri punti di forza di marketing emozionale.
Ho integrato perciò le mie competenze strategico economiche con le mia abilità di proporre contenuti a sguardi innovativi, differenziati, strutturando un marchio con cui firmo i miei lavori ma soprattutto un mio metodo. Indaca, nome che nasce appunto dall’ispirazione di un indicativo che pensa al plurale.